Il nome Simurgh si ispira al poema persiano “il verbo degli uccelli” di Farid-Addin-Attar ed è la storia di tutti gli uccelli del mondo che partono alla ricerca del proprio re, il Simurgh, un loro simile mitologico dai poteri straordinari. Attraversano sette valli incantate e, rimasti in trenta, giungono finalmente al luogo dove abita il Simurgh dove tutto ciò che essi vedono è uno specchio in cui scorgono la loro immagine riflessa. In realtà il Simurgh sono loro stessi. Questo finale cela un gioco di parole in lingua persiana fra “Simurgh“, il nome dell’uccello mitico, e “si murgh“, che in persiano significa appunto “trenta uccelli”.
Abbiamo scelto questo nome perché ci rispecchiamo nel Simurgh, siamo in tanti, diversi ma per questo unici, e la nostra forza è l’unità, la cooperazione, il perseguire gli stessi obiettivi a favore della crescita personale e della comunità.
Siamo un collettivo di teatranti, musicisti, artigiani e artisti di strada stabilitisi in Appennino tosco-emiliano nel 2010 con la volontà di allontanarsi dalla città e creare un polo nevralgico di propulsione culturale basato sull’arte sostenibile, abbiamo scelto l’area montana di Grizzana Morandi in provincia di Bologna, una zona meravigliosa sotto il profilo paesaggistico ma deprivata dal punto di vista culturale, e ci siamo subito impegnati a far rete con le istituzioni locali e gli abitanti del luogo per immaginare e realizzare progetti volti al divertimento, al benessere, e al miglioramento della vita del tessuto sociale.